lunedì 16 novembre 2015

ANTICHI REGNI MESOPOTAMICI - 1

Materiale di Storia per le Classi Quarte - Scuola Primaria

Sumer e Accad

Mesopotamia ("terra tra acque") era il nome con cui dai Greci veniva indicata la regione asiatica compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate. In quella regione si svilupparono le civiltà sumera, assira e babilonese. (Spesso ci si riferisce sbrigativamente a quei popoli con il termine "i Babilonesi". E' opportuno invece tenere presente che si trattò di tre diverse civilizzazioni, spesso in contrasto tra loro, pur dotate di caratteri abbastanza simili).
Le fertili pianure della Mesopotamia (specialmente lungo il basso corso dei due fiumi) costituirono da sempre un potente richiamo per le popolazioni limitrofe. Si comprende quindi che la storia delle tre civiltà sia un susseguirsi di migrazioni, invasioni, guerre e conquiste.
La più antica civiltà ad affermarsi fu quella sumera, nelle pianure meridionali tra i due fiumi. Il nome Sumer attribuito alla regione stessa, data probabilmente dall'inizio del III millennio a.C. Lo stesso nome fu attribuito anche alla capitale.
All'incirca tra il VI e il IV millennio a.C. i (precedenti) primitivi insediamenti fortificati si trasformarono in vere e proprie città. Le prime città sumere furono Uruk, Adab, Eridu, Isin, Kish, Kullab, Lagash, Larsa, Nippur e Ur.
Il primo re sumero di cui si abbia notizia da tavolette d'argilla fu Etana, re di Kish, ca. 2800 a.C.
Un personaggio importante fu Gilgamesh (2700 - 2650 a.C. ca.) che fece acquisire una posizione importante alla città di Uruk. Le sue gesta vennero celebrate in un celebre poema epico, l ' epopea di Gilgamesh.
Prima della metà del terzo millennio a.C. l'impero sumero si estendeva dal Golfo Persico, attraverso l'Assiria, fino al Mediterraneo.
Intorno al 2300 a.C. l'impero fu soggetto a numerose invasioni. Il re di stirpe semitica Sargon I il Grande (2335 - 2279 ca. a.C.) conquistò l'intera regione trasferendo la capitale da Sumer ad Agade. I due gruppi etnici si integrarono fino a formare un unico gruppo etnico e linguistico, che divenne noto con il nome di Accadi. L'impero stesso acquisì il nome composto di Sumer e Accad.
La dinastia accadica durò circa un secolo. In seguito si ebbero numerose invasioni, intervallate da periodi di ripristino della sovranità accadica.
All'inizio del II millennio a.C. i territori sumeri furono progressivamente invasi da nomadi di stirpi semitiche. Verso la metà del XVIII secolo a.C. Hammurabi di Babilonia pose termine al regno di Sumer e Accad.

Nota - Si ritiene che la scrittura cuneiforme, incisa principalmente su argilla (ma anche su pietra, metallo, cera ed altri materiali) abbia avuto origine, per opera dei Sumeri, nel sud della Mesopotamia, per mettere per iscritto testi in lingua sumerica. Quando poi l'accadico sostituì il sumerico come lingua della comunicazione internazionale e fu usato dagli scribi di tutto il Medio Oriente, la scrittura cuneiforme si diffuse in Asia Minore, Siria, Persia, Palestina ed Egitto, adattandosi talvolta alle lingue locali.

LA SCRITTURA CUNEIFORME
Come abbiamo visto, la prima civiltà sviluppatasi in Mesopotamia fu quella dei Sumeri. C'è concordanza generale nell'attribuire a loro l'invenzione della scrittura cuneiforme che venne adottata anche dagli altri regni mesopotamici, con opportuni adattamenti.
Generalmente ci si riferisce al linguaggio dei Babilonesi con il termine di accadico. Essi facevano uso anche di parole di origine sumeriana per le unità fonetiche del loro linguaggio. Una parola in accadico (linguaggio parlato dei Babilonesi) era costituita da sillabe, ed ogni sillaba era rappresentata da un segno grafico sumeriano. In tal modo, il simbolo sumeriano svolgeva la funzione di fonogramma.

I Babilonesi impiegavano simboli grafici sumeriani in entrambi i modi linguistici (sumeriano e babilonese). Per esempio, la parola per esprimere in accadico (babilonese) la costellazione Bilancia era zibanitu che significa appunto "bilancia". L'antica parola sumeriana per "bilancia" era RIN. Allora, uno scriba babilonese, scrivendo in accadico, poteva mettere per iscritto il nome della costellazione Bilancia in due modi. Poteva suddividere la parola "zibanitu" in sillabe (zi - ba - ni - tu) e rappresentarla con i quattro simboli grafici sumeriani corrispondenti. Oppure poteva rappresentare la stessa parola tramite un unico simbolo sumeriano per la parola "RIN". Nel leggere ad alta voce, poteva poi pronunciare quest'unico simbolo "rin" oppure addirittura pronunciarlo come "zibanitu" (evidentemente loro sapevano destreggiarsi nel contesto). Ma le cose poi si complicavano ulteriormente perchè uno stesso simbolo grafico poteva avere diversi valori fonetici, ognuno con un suo significato.

Nelle traduzioni di testi babilonesi si usa distinguere tra parole accadiche (babilonesi) e parole sumeriche, scrivendo le prime in corsivo e le seconde con lettere maiuscole. Così, ad esempio per indicare la stella dell'Aratro in sumerico si scriveva MUL.APIN
In effetti, il fonema corrispondente a MUL ("stella"), spesso non veniva nemmeno pronunciato, ma in scrittura serviva ad allertare il lettore che la parola che seguiva, PIN ("aratro"), rendeva l'insieme "stella dell'Aratro" e non semplicemente "aratro".
Alcuni studiosi moderni omettono il simbolo "MUL" prima del simbolo della stella. Altri lo riportano ad apice, per cui si ha: mulAPIN.
La scrittura cuneiforme venne a poco a poco abbandonata negli ultimi tre secoli a.C., soppiantata dal greco importato dalla dinastia seleucide. Ma sopravvisse nei testi astronomici fino al secolo I della nostra era.

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