martedì 27 ottobre 2015

Le Curve di Livello


Materiale di Geografia per le Classi Quarte - Scuola Primaria


LE CURVE DI LIVELLO
altrimenti dette Isoipse o Curve Altimetriche

Per rappresentare l'andamento e la conformazione del suolo (monti, valli, pianure, ecc), esistono diversi sistemi. Nelle carte topografiche si ricorre alle curve di livello (o isoipse, dal greco “uguale altitudine”), che sono le linee ideali che uniscono tutti i punti di uguale quota[1] rispetto al livello del mare.

Il principio su cui si basa la loro costruzione è semplice: se immaginiamo di sezionare una certa zona con una serie di piani orizzontali, tutti alla stessa distanza fra di loro, otterremo altrettante linee curve chiuse, risultanti dall'Intersezione di questi piani con la superficie del terreno, linee che uniscono i punti che si trovano alla stessa quota.

Se ora proiettiamo queste curve su un foglio, avremo su di esso altrettante curve, più o meno sinuose; una per ogni piano orizzontale con il quale abbiamo sezionato il terreno. Queste curve sono dette curve di livello o isoipse (Curve Altimetriche).

Quanto più le curve di livello sono ravvicinate tra loro, tanto più il pendio è ripido e viceversa, quanto più sono distanziate, tanto più il pendio è dolce.

Non tutte le curve di livello riportano la quota corrispondente, ma, per convenzione, solo una ogni 4. Queste curve sono segnate con tratto continuo marcato e, nelle carte alla scala 1:25.000, hanno tra loro un dislivello di 100 m (curve direttrici). Le linee comprese fra le curve direttrici sono segnate con un tratto più sottile e sono dette curve intermedie o ordinarie. Quando le curve direttrici e intermedie non sono sufficienti a rappresentare una zona, si introducono le curve ausiliarie, segnate col tratteggio. La differenza fra una curva di livello e quella successiva è detta equidistanza ed è sempre segnata sulla carta, in basso.



RAPPRESENTAZIONE TOPOGRAFICA E SIMBOLI

All'inizio le curve di livello vi sembreranno un po' complicate, ma ben presto, con la pratica, imparerete a distinguere i monti, le valli, le colline, ecc. Nella figura potete vedere un esempio di rappresentazione di un terreno su una carta topografica per mezzo delle curve di livello.


Come abbiamo già visto, se le curve di livello sono ravvicinate tra loro questo indica un terreno in forte pendio, mentre curve distanziate indicano un pendio dolce.

In sintesi:

• più le curve sono vicine, più il terreno è ripido;

• più le curve sono distanti, più il pendio è dolce;

• quando le curve sono parallele, il pendio è uniforme;

• le curve a V con il vertice verso il monte indicano gli impluvi[2];

I numeri che trovate sparsi qua e là sulle carte topografiche sono le quote ed indicano l'altitudine in quel punto dal livello del mare. Potete trovarli in corrispondenza delle cime dei monti, vicino a case, ponti, bivi o altri punti significativi. Quando accanto alla quota trovate anche un triangolino, significa che quello è un punto trigonometrico misurato con la massima precisione.

Sulle carte topografiche, oltre ai rilievi, vengono anche indicate le opere dell'uomo (strade, ferrovie, ponti, case, linee elettriche, acquedotti, ecc, ecc.)



NOTE:



[1] Impluvio: valle stretta o solco percorso dalle acque scorrenti verso quote più basse.

[2] Distanza o altitudine di un punto del suolo rispetto al livello marino medio (a seconda che il punto si trovi al disopra o al disotto del livello marino, alla sua q. si attribuisce rispettivamente il segno + o −; quando il segno manchi, s’intende sempre sopra il livello marino).




Tratto da: ”Topografia”, Sussidi  Tecnici N° 5 - Associazione Italiana Guide e Scouts dì Europa Cattolici, della Federazione dello Scoutismo Europeo.

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