lunedì 16 novembre 2015

ANTICHI REGNI MESOPOTAMICI - 2


 Materiale di Storia per le Classi Quarte - Scuola Primaria





Regno di Babilonia
La affermazione del Regno di Babilonia si ebbe nel 1760 a.C. con il gran re Hammurabi che pose termine al regno di Sumer e Accad, divenendo signore di un impero che si estendeva dal Golfo Persico al Mediterraneo. Durante il suo regno, il dio Marduk, protettore di Babilonia, venne venerato in tutta la Mesopotamia. Hammurabi fu anche un grande legislatore: il Codice di Hammurabi (stele del Louvre) è un famoso documento giuridico pervenutoci.
Ma a partire dai successori del figlio di Hammurabi, il regno babilonese subì un serio declino. Si ebbero moti di indipendenza da parte di alcune importanti città babilonesi e i Cassiti invasero per la prima volta il paese.

Anche un esercito ittita riuscì ad espugnare la città di Babilonia, e verso la metà del XVI secolo a.C. un re cassita riuscì a conquistare definitivamente il regno. Sotto la dinastia cassita Babilonia riacquisì potere e importanza, al punto di divenire, agli inizi del XV secolo a.C. uno dei quattro principali stati dell'Asia occidentale, assieme ai regni ittita, egizio e mitanni.
Nel corso del XV secolo a.C. anche gli Elamiti riuscirono ad imporre il loro potere su Babilonia, sconfiggendo i Cassiti. Tuttavia, nella Babilonia centro-meridionale fu fondata una nuova dinastia, nota come dinastia di Isin. Verso la fine del XII secolo a.C., Nabucodonosor I, che regnò dal 1125 al 1103 ca. a.C., uno dei re di Isin, sconfisse gli Elamiti e attaccò l'impero assiro.
Per i successivi due secoli il paese versò in uno stato di caos politico.
Fra le tribù confinanti con il regno di Babilonia, una molto potente era quella dei Caldei , che dominavano il territorio posto lungo il Golfo Persico, e che svolsero un ruolo importante nella storia del Medio Oriente dal IX al VI secolo a.C. Parteciparono alla distruzione del regno assiro e riuscirono a rendere Babilonia la potenza egemone per un breve periodo. Nel 626 a.C. un Caldeo di nome Nabopolassar si autoproclamò re di Babilonia. Alleatosi ai Medi, contribuì alla distruzione della potenza assira (distruzione di Ninive nel 612 a.C.).
Nel 605 il Caldeo Nabucodonosor II marciò contro gli Egizi che si erano ribellati, sconfiggendoli. Regnò 43 anni ed estese il controllo politico su gran parte della Mesopotamia. Gli studiosi della Bibbia lo identificano come il distruttore di Gerusalemme, che deportò gli Ebrei a Babilonia. Per archeologi e storici, fu un grande mecenate.
La rinascita babilonese non durò a lungo. Dopo la morte di Nabucodonosor, nel 562 a.C., vi fu un lungo periodo di disordini, al termine del quale, nel 539 a.C. i Babilonesi furono sconfitti dai Persiani di Ciro il Grande della dinastia achemenide. Questa dinastia regnò sulla Persia dal 550 al 330 a.C. Il nome deriva da Achemene, sovrano di Ansan (Iran sud-occidentale), ma il vero fondatore dell'impero fu il pronipote Ciro il Grande. Con Dario I, all'apogeo della potenza achemenide, l'impero suddiviso in venti satrapie, si estendeva dal fiume Indo fino alla Libia.

Con Ciro il Grande, Babilonia venne dunque annessa alla Persia. Il dominio persiano su Babilonia cessò nel 332 a.C. quando essa fu conquistata da Alessandro il Grande (l'ultimo re achemenide, Dario III, fu assassinato da un suo satrapo). Dopo Alessandro, la dinastia greca dei Seleucidi introdusse in Mesopotamia la cultura ellenistica. Il regno seleucide cessò nel 64 a.C. ad opera di Gneo Pompeo che lo ridusse a provincia romana.

FONTE:  http://digilander.libero.it/diogenes99/Babilonesi/Babilonesi.htm

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